giovedì 5 marzo 2020

Gianni Zaninetti: il valore del dialetto del mio paese.

Gianni è un amico da tantissimi anni. Impegnato nel lavoro, nella politica, nel volontariato e, come usa dire, nel "sociale" (nel senso più nobile del termine), non sapevo scrivesse bellissime poesie nel dialetto del nostro comune paese.
L'ho scoperto di recente: in occasione del settantesimo compleanno (io lo seguo a ruota a due anni di distanza) i suoi familiari hanno raccolto le più belle tra le sue liriche, scritte nel nostro idioma, in un prezioso volumetto "In sitanta ma in mia si tanti".



Leggendolo, ho scoperto tanti ricordi, tanti simboli che ci accomunano:  una centenaria pianta di gelso (la sua a Cureggio , la mia a Marzalesco) sopravvissuta all' allevamento dei bugatt - i bachi da seta -, che erano golosi delle sue foglie, ma non all'inquinamento dei tempi moderni. La linea ferroviaria che ha ospitato gente dagli inizi del Novecento fino a qualche anno fa,  quando è stata dismessa. Il gioco del pallone, nel campo sportivo dell' Oratorio, e tante altre tradizioni che ci uniscono idealmente  nel ricordo.

Perché è proprio qui che sta il punto: quel ricordo che ci permette di conservare i nostri valori, di tramandarli, e di racchiuderli in un prezioso scrigno che saprà superare le leggi del  tempo e gli scogli  della moda. Un manoscritto racchiuso in una bottiglia che forse, un giorno, qualcuno dei nostri epigoni ritroverà.
E sarà quello un giorno speciale, come quando riaffiora alla superficie la nodosa radice della nostra storia, la sorprendente immagine della nostra tradizione.


Gianni Zaninetti :  "In sitanta ma in mia si tanti", anno 2019.


 Gelso piangente a novembre
tecnica mista su carta (2009)

21 commenti:

Tomaso ha detto...

Caro Costantino, sono periodi che certe regioni lasciano scomparire i propri dialetti non sanno che hanno un valore grande.
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso

Mirtillo14 ha detto...

I miei nonni allevavano i bachi da seta e li nutrivano con il gelso. E' giusto che si conservino i ricordi e che le nuove generazioni possano venire a conoscenza di quelli che erano gli usi di un tempo. Saluti.

Mirtillo14 ha detto...

Il gelso piangente è venuto molto bene ed esprime la tristezza di novembre. Saluti.

sinforosa c ha detto...

Quel dipinto è davvero bello e suggestivo.
Leggendo il tuo post mi sono venuti in mente i racconti di una mia nonna sui "suoi" bachi da seta, che bellissimi ricordi di un tempo ormai andato. Buona fine di settimana.
sinforosa

Pietro Brosio ha detto...

Post interessante e molto bella la composizione di Giada.
Buon weekend!

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Molto bello il dipinto.
Sereno pomeriggio.

Costantino ha detto...

Grazie per il passaggio ed i preziosi commenti, buona domenica !

AMALIA ha detto...

Bella pintura.
Un abrazo.

mariarosa ha detto...

Agradezco tu visita y te saludo a la distancia.
Un abrazo.

mariarosa

Sandra Figueroa ha detto...

Bellos recuerdos del pasado, la imagen es preciosa. Saludos a la distancia amigo.

fulvio ha detto...

Amo la poesia è come quasi tutti i miei coetanei avanti in età, pur guardando all'incerto e meraviglioso futuro, amo i ricordi.
La mia terra sassosa non ha Gelsi ma leggerei volentieri le poesie del tuo amico. Cercherò in libreria.
Ciao. fulvio

Marina Filgueira ha detto...

¡Hola, Constantino!

La historia nos alimenta los sentidos para seguir adelante y no cometer los mismos errores del pasado.

Por cierto, le imagen es preciosa con esas raíces que brotan y tratan de volver a dar vida. Es la que tienes en tu perfil...

U abrazo y mi gratitud y bendiciones.

Katrina Uragano ha detto...

Leggo poesie continuamente, da un paio d'anni a questa parte sento di non poterne fare a meno. Quelle dialettali invece le evito, non per mancanza di interesse, ma proprio perché incapace di comprenderle come vorrei.
Buona serata.

Beijaflor ha detto...

Saber preservar tradições
Qualquer que seja a arte
Sem haver discriminações
Serão belas em toda a parte!

Rakel ha detto...

Ciao Costantino, i ricordi non possono morire, perchè sono la nostra storia la nostra vita.
Complimenti a Giada per il suo estro artistico.
Buona serata
Rakel

Giancarlo ha detto...

Bellissimo il dipinto, sul dialetto io lo parlo spesso e lo insegno ai miei nipoti.
Buona giornata.

Costantino ha detto...

Il gelso, protagonista di una poesia di Gianni e di un vecchio disegno di Giada ( che fa da simbolo a "mostrelibriluoghi") , è un simbolo del passato e degli anni di infanzia e gioventù
della mia generazione.

Titti ha detto...

I ricordi sono sempre belli... e il dipinto è bellissimo. Complimenti!

Come stai?
Abbia cura di te!

Sara ha detto...

Il dialetto sintetizza spesso la saggezza popolare di secoli, giusto, giustissimo coltivarlo! Spendido il geldo di Giada, lascia senza fiato!

Costantino ha detto...

Grazie a tutti coloro che sono passati di qui, a presto con un nuovo post.

Manuel ha detto...

No se si habrá de tu amigo algo publicado en castellano, de todas formas voy a intentar localizarlo, en este medio.
Un abrazo.