sabato 31 agosto 2013

Del Barocco e degli ulivi : Lecce, Brindisi


1979, un anno composto di giorni magici ed infiniti.
La mia prima visita in Puglia: Tremiti, Foggia, San Severo, lago di Lesina, Barletta, Bari.
Trentaquattro anni dopo, nel 2013, atterro all'aeroporto di Brindisi. 


 
Non avevo mai riflettuto sugli alberi di ulivo come grandi sculture, tronchi segnati dal tempo e modellati anno per anno, con pazienza e genialità, dalla Natura.



Molti turisti, per le vie di Lecce, si fanno largo tra importanti chiese barocche: Duomo, Santa Croce, Sant'Irene, San Giovanni Battista, SS. Niccolao e Cataldo.



Brindisi vive in grande armonia l'apparente contraddizione tra Era antica (Colonne Romane) Era di mezzo (San Benedetto), e moderna (monumento al Marinaio d'Italia).
Incombe l'azzurro eterno e speciale delle onde del mare.


Infine, a Trepuzzi di Lecce ho il compito di ritirare il premio vinto da Giada al concorso di pittura "Note al chiaro di Luna". Giada ed io ringraziamo tutti coloro che hanno votato per la sua opera "Bella Bionda".

sabato 17 agosto 2013

Il rovo del mio frutteto




"Quando c'erano i suoi vecchi, quel rovo non lo avrebbero lasciato crescere!", sentivo dire dalla gente che passava per strada accanto al mio terreno. 
Fu per questo che decisi di estirpare quell'arbusto vigoroso dal terreno che avevo sempre, per la verità, trascurato. 
Ma sentii una voce che, come nelle fiabe, sembrava provenire dal nulla, dirmi : "Non tagliare i miei rami, lascia che crescano rigogliosi, spuntino i loro fiorellini, e poi, in abbondanza le more che matureranno per te. Lo so che, da bambino, ne eri goloso, me lo dicevano sempre i miei nonni rovi. Avvinghierò inoltre i tralci dell'uva Sant'Anna nera, la proteggerò dal freddo, e vedrai che, dopo tanti anni, potrai gustare i suoi dolcissimi acini. Quelli che, quando eri bambino, la tua nonna coglieva maturi apposta per te. Ad autunno inoltrato potrai poi tagliare i miei rami spinosi. Le mie radici sono forti, e, la primavera prossima rinascerò!". 


Così ho fatto, tralasciando di dare peso ai commenti di chi passava. Ora,le more iniziano a divenire mature, ed io, impaziente, comincio a gustare le prime che anneriscono. I vecchi tralci, dopo anni di acciacchi, hanno ripreso ad ammantarsi di grappoli che, sia pure in ritardo rispetto ai "vecchi tempi", stanno maturando sotto il sole limpido e cocente di agosto. Quando poi i primi freddi, le prime foglie ingiallite, daranno il segnale del declino dell'autunno, taglierò alla base i rami irti di spine del rovo. Perchè possano, la primavera seguente, come l'araba fenice, rinascere rigogliosi.

giovedì 1 agosto 2013

La storia di Pelouche

Quella mattina di Pasqua si accorsero che il gattino Pelouche mancava.
Lo compresero dal girovagare preoccupato del suo fratellino Ercole, che lo chiamava miagolando in continuazione.
Non lo trovarono per fortuna sulla Statale. Nessuna macchina lo aveva travolto. Ed era troppo piccolo per avventurarsi verso la collina, come facevano, a volte, i maschi  adulti.
Provarono un grande dolore, mentre, giorno per giorno, le speranze ammutolivano.

Più di una settimana dopo, appena tornati a casa a tarda sera, un vicino li avvertì:
"E' appena passata di qui una signora, un medico delle parti di Borgosesia, con il vostro gattino bianco e grigio.
Ha chiesto di chi fosse, le aveva attraversato la strada proprio mentre, in piena notte, lei passava in auto.
Lo ha raccolto ferito, lo ha curato nel bagno di casa sua, ed ora lo ha riportato guarito ed in buona salute.
Solo che il gatto, appena liberato, si è nascosto, veloce come un razzo, nella legnaia là in fondo!".



Appena Lei lo chiamò, Pelouche arrivò a tutta velocità, e le piombò in braccio, con la chiara intenzione di rimanerci molto a lungo.
Era questa la felicità.

Ora lui sogna di raggiungere un giorno, non subito, lassù una Persona che ha tanto amato...
Di sederle accanto su uno scranno che mai scambierebbe con il trono di un re.
Attorniati da Pelouche e dai tanti gatti che hanno avuto.

Perchè, laddove non fosse questo, il Paradiso cosa altro è?

 B/W Cat
disegno di Giada Ottone