mercoledì 23 maggio 2012

Il giocatore di calcio balilla


Ciascuno ha il dono di un'attitudine, di un talento. Lui sapeva giocare divinamente bene a calcio balilla.
Taciturno e timido, si trasformava nella competizione divenendo aggressivo, loquace, impertinente.
Incomparabile con la mediana, valido attaccante, sacrificava molte sere ed interi giorni di festa degli anni più belli in epiche partite, interminabili tornei di paese.
Vinceva sempre.
Il suo compagno di difesa era l'opposto, non si scomponeva mai. Si limitava ad esclamare "gioco, partita, incontro" ogni volta che vincevano.
Una frase mutuata da un noto telecronista di tennis degli anni sessanta.
Ero bravino anch'io, in qualche rara partita al bar o all'oratorio, le nostre sfide finivano sempre in parità:  quando uno era avanti nel punteggio, aspettava l'altro, per amicizia.
Vincitore di coppe, medaglie, trofei, targhe, lo vidi ad un ultimo torneo all'aperto, nel viale alberato della scuola  il 16 agosto del '76.
Ci ero andato con lo stesso spirito di chi si siede su una panca della stazione  a scrutare se scende dal treno una persona che non si vede da tanto tempo. Lui comunque arrivò. Giocò senza il suo difensore, ammalatosi di un male inguaribile, la malinconia.
Finì al secondo posto, vinse la coppa messa in palio dal distributore di benzina del paese.
Non  per la  bravura di  una volta, ma soltanto perchè gli avversari si erano distratti a guardare il volto della ragazza che giocava insieme a lui.
Qualcosa era cambiato. 

lunedì 14 maggio 2012

Giada premiata a Novara


Mia figlia Giada ha vinto il primo premio della giuria popolare al concorso "Novara art prize 2012".
Un grazie da parte sua ai visitatori della mostra ed ai visitatori "on line" che hanno votato per lei.