lunedì 22 novembre 2010

Sesto Calende, VIII Concorso Nazionale di Pittura "Sesto Calende, il fiume Ticino e il lago Maggiore"

Sono andato, in una bigia giornata di pioggia incessante, a vedere l'inaugurazione di questa mostra - concorso. Tanta gente riempiva le sale espositive. Tra le 81 opere esposte il primo premio è arriso al pittore Augusto Serasi, con l'opera Sesto Calende.
Mi sono particolarmente piaciuti i dipinti secondo e terzo classificati, Giorno di pioggia, di Mario Tettamanzi, e Le anatre di Fabio Cipolla.
Il quadro, olio su tela, intitolato "Raccoglimento: Oratorio dei Re Magi", esposto da Giada Ottone è una bella e fedele rappresentazione della chiesetta di San Vincenzo, uno dei più significativi simboli di Sesto Calende. 

Stefano Terra - La fortezza del Kalimegdan

Nei primi anni 70, stavo per spegnere la televisione e andare a dormire quando mi accorsi che trasmettevano uno "strano" film, di cui ben conoscevo il protagonista.
Era Stefano Terra, giornalista già corrispondente da Atene e dal Medio Oriente, che interpretava in prima persona una storia che lo vedeva direttamente coinvolto.
Il giorno dopo, a Milano, prima di entrare in Università, comprai il libro La fortezza del Kalimegdan, edito da Bompiani, e mi appassionai a leggere la storia della ricerca di una persona scomparsa in guerra, che si dipanava tra la Grecia, l'Egitto, la Siria, il Libano, la Jugoslavia. Più procedevo nella lettura e più venivo a comprendere che il protagonista reale era l'autore stesso col suo passato, le sue illusioni, le sue delusioni, la trama della propria vita.
C'è qualcuno che apprezza come me i libri di Stefano Terra, uno scrittore che mi sembra oggi sostanzialmente dimenticato?

Stefano Terra, La fortezza del Kalimegdan Bompiani Editore