lunedì 28 novembre 2011

Marradi, l'altra Toscana

Marradi (FI)

 La Toscana non è soltanto cupole e dipinti angelici.
E' anche Marradi, nel Mugello, sull'Appennino toscano ma di confine con la Romagna.
Ci sono da vedere le tavole del Maestro di Marradi, in San Lorenzo, il campanile della Badia di Santa Reparata, il piccolo,  raccolto Teatro degli Animosi.
Si può salire, in ideale compagnia, con san Pier Damiani, fino all'eremo di Gamogna.

Scarperia (FI)

Non lontano, Scarperia, è località più consona alla Toscana classica. 
Nel trecentesco Palazzo dei Vicari, un piccolo gioiello è il Museo dei ferri taglienti. Ma spiccano anche la Pieve di Sant'Agata, la Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo,  la Cappella della Madonna di Piazza.
 
 
Sarà stato per la compagnia, per l'echeggiare dei "Canti Orfici" di Dino Campana, o perchè, al tramonto, sbaraccate le bancarelle della Sagra della Castagna, di Marradi si sarebbe impadronita la quiete. Sarà stato per questo, se mi è venuta la tentazione di rimanere lì, accanto alle rive del Lamone lambite dai boschi, ad assecondare il tranquillo scorrere del ritmo della vita.
Sconfinando a volte, magari, in Romagna, fino alla vicina, imponente, Rocca di Brisighella.

giovedì 24 novembre 2011

Un mio nuovo post su "La casa yemenita"

Cari amici, ho pubblicato sul blog collettivo "La casa yemenita" il mio post intitolato "Il bello dell'Italia per John Grisham".
Trattandosi di uno scritto diverso per argomento rispetto a quelli che pubblico abitualmente mi farebbe piacere se vorrete passare a leggere cliccando QUI, e lasciare direttamente su "La casa yemenita" il vostro commento.

martedì 8 novembre 2011

Mio padre e il ragioniere

C'erano poche comodità. D'inverno si stava al caldo nella stalla, nella bella stagione ci si lavava nelle rogge. Io, minuscolo com'ero, avevo un vantaggio, occorreva poca acqua per me.
Mio papà Gaudenzio coltivava barbatelle, le talee della vite.
Il ragioniere faceva l'assicuratore, veniva una volta all'anno dalla città, con la sua millecento, a riscuotere la polizza incendio.
Per noi era una festa, e lui si fermava volentieri a cena.
Risotto, quello buono con i fagioli, preparato dalla mia nonna, salami della duja, una fetta di gorgonzola, corniole e pere del nostro giardino.
Una bottiglia di Greco bianco, della collina dei Dinuni, sopra la frazione Balchi.



Brava persona, esperto di infinite cose, il ragioniere aveva molta influenza su mio padre, soltanto lui poteva convincerlo a comperare gli strumenti della modernità.
Era il mio alleato.
Nel '56 lo invogliò ad acquistare l'automobile, una giardinetta belvedere.
L'anno dopo, la televisione: "Gaudenzio, è un sacrificio per te. Ma aiuterà il tuo bimbo, che comincia le elementari, a riuscire negli studi. Me lo vedo studiare legge, diventerà, forse un giorno, qualcuno...".
Poi i servizi igienici in casa.
"Sì, è una comodità, ma ogni volta mi costerà almeno una lira", tentò una difesa mio papà.


Avevo sedici anni quando il ragioniere prese commiato, andava in pensione.
"Venite a trovarmi, vi offrirò il caffè del bar. E tu, Costantino, studia!".

A ventitrè anni mi laureai in legge. Il mio svagato modo di essere mi impedì di festeggiare. Però mi venne in mente, con un non percepito sorriso, che una missione era compiuta.
Ma erano, ormai, gli anni settanta.
E la televisione, spesso, la spegnevamo annoiati.

venerdì 4 novembre 2011

Un premio da "L'angolo di Malù"

Avevo partecipato al concorso indetto da Malù sul blog "L'angolo di Malù".
Essendo risultato uno dei vincitori, vi mostro i bellissimi premi che Malù mi ha inviato, con un pensiero molto gentile anche per Giada.





Grazie Malù per i premi inviati, molto belli e molto graditi.