mercoledì 20 aprile 2011

Buona Pasqua con un libro di Alessandra Placucci




Da millenni le favole sono uno strumento per divertire e, al tempo stesso, insegnare, educare. Apparentemente rivolte ai bambini, contengono verità profonde che valgono proprio per tutti.

Alessandra Placucci, bravissima pittrice e illustratrice affermatasi in esposizioni di spessore internazionale, nel suo Colori e filastrocche accompagna con maestria fantastici disegni, sospesi tra immaginazione e realtà, a filastrocche che insegnano ai bambini e ai grandi l'importanza dell'immaginazione, dei colori, della natura, dei fiori, del leggere e dell'apprendere.
Il dialogo intitolato Dal cielo in su, secondo me il capitolo più bello, è un invito ad andare avanti anche nei momenti più difficili, ad avere coraggio, fino a raggiungere con la fantasia i luoghi più incantati.


Alessandra Placucci, Colori e filastrocche, ediz. Farnedi, Calabrina di Cesena, 2008

Il blog di Alessandra Dal cielo in su

sabato 9 aprile 2011

La collina del Castellazzo

Nel '64 giunse il momento di traslocare nella casa nuova di Cureggio. Partimmo con le masserizie caricate sul carro trainato dalle due mucche; dietro mio padre con il cane al guinzaglio. "Se porti via anche il cane, non torni più", gli disse l'Angiolino, ed era vero.


Da allora tutte le mattine vedo, dalle finestre di casa mia il Castellazzo, una collina morenica come tante altre, ma ricca di storia.
Ci sono le rovine del Castrum, distrutto secondo l'Azario da Galeazzo I Visconti.


La chiesa nella giungla #2
acquerello e matite su carta cm 12x18
di Giada Ottone

C'è la chiesetta di Santa Maria, anch'essa in rovina, che risale probabilmente al XII secolo (l'affresco raffigurante la Beata Panexia è scomparso improvvisamente nel 1982, non per un portento ma per probabile mano umana).

Vi sono animali di ogni genere: uccelli, caprioli, serpi e milorde, forse anche volpi e cinghiali.
Piante selvatiche (come i grattaculi, cioè rose canine) e inselvatichite (le Paulonie), colchici, primule, anemoni, ranuncoli, pervinche, garofanini, violette e sigilli di Salomone.


Spettacolari le fioriture delle robinie e dei ciliegi selvatici, che ingentiliscono la primavera, mentre d'inverno
la neve dipinge di bianco tutta la collina.


Chiesa di S. Maria del Castellazzo

Le vigne attorno alla chiesa di S. Maria


Pozzo-cisterna medievale

      
      Bibliografia
  • A.A.V.V. Cureggio, un importante esempio di continuità storica nel Novarese dalle origini al XVI secolo.   Novara, Interlinea, 1998
  • A.A.V.V. Storia religiosa di Cureggio nei secoli ed aspetti di religiosità cureggese nel secondo Novecento. Ediz. Stampa Diocesana Novarese, 2007
  • Giada Ottone, Medioevo a Cureggio: il Battistero ed altre vestigia. Tesi di laurea, Università del Piemonte Orientale, Vercelli. Anno Accademico 2005/2006

(fotografie e disegni di Giada)