mercoledì 3 febbraio 2016

Boccioleto, il paese di Giacomaccio.



Non c'è traccia di neve sulle montagne, ed il torrente è ora avaro di acqua. L'aria è tiepida in un giorno di questo anomalo inverno in Valle Sermenza. 
Oltrepasso Balmuccia, e mi dirigo verso Boccioleto, dominato dalla Torre delle Giavine.

Qui, accanto alla chiesa, ritto su di una pietra, arringava la folla Giacomo Preti, detto il Giacomaccio, nato in questo comune attorno al 1480.

Giacomaccio, uomo pallido e gigantesco, soldato di professione, che partecipò alla battaglia di Melegnano e fu fatto prigioniero. Giacomaccio, che durante pranzi e libagioni vantava le proprie gesta oltre ogni immaginazione. Giacomaccio che arruolò un esercito di valligiani contro gli odiati Signori di Varallo.
Giacomaccio che venne sconfitto nella notte da una truppa di capre e pecore, con in testa micce a cui era stato dato fuoco. Giacomaccio magistrato che applicava la giustizia. Giacomaccio raffigurato, secondo la tradizione, da Gaudenzio Ferrari in una delle cappelle del Sacro Monte di Varallo. 

Giacomaccio che non ha abbandonato la Valle.