venerdì 10 agosto 2018

La panchina di Grosseto

Ho sempre ammirato i libri di Fruttero & Lucentini. In uno di questi, in alternativa alle Maldive ed alle mete troppo affollate,  loro suggerivano di fatto,  con garbo ed ironia "….una panchina lungo le mura di Grosseto…. una gelateria deserta di Vercelli...i giardini pubblici di Voghera….la statua equestre di Carlo Alberto ….nella piazza di Casale Monferrato".
( Vedere :  Fruttero & Lucentini, "La prevalenza del cretino", Mondadori 1985, pag.42).



Avevo già avuto occasione di praticare alcune gelaterie ( mai deserte, per il vero ) di Vercelli, di ammirare la statua "regale" nella piazza monferrina, di  lambire , "incidenter tantum " i giardini di Voghera.
Eccomi finalmente a Grosseto, sotto la cinta muraria, dove le panchine in sasso m'aspettavano, silenziose e pazienti, da tempo immemore.



In questa bella città di una Toscana solo apparentemente minore, illuminata dal sole cocente di una giornata torrida di luglio avanzato.


Proprio allo scoccare delle quattro del pomeriggio, come nel libro, mi siedo un attimo, prima di partire, rigorosamente in treno, alla volta di Roma.