Scoprii Arcumeggia per caso, su una guida turistica della Lombardia.
La strada per arrivarci, da Casalzuigno, fu davvero impervia e difficile, stretta, a strapiombo. Ci accolse un paesino fuori dal tempo, un "paese dipinto", tra gli affreschi murali di Aligi Sassu, Remo Brindisi, Innocente Salvini, Montanari, Dova, Migneco, ed altri formidabili pittori.
Ci inoltrammo tra i vicoli, ricchi del fascino del tempo che fu.
All'improvviso vedemmo stupiti uscire da un portone tanti gatti ben nutriti che si lasciarono avvicinare e prendere in braccio:
"Sono i "miei" gatti randagi, li curo e nutro tutti io" ci disse un signore anziano, forse un pittore: "il mio cruccio è uno solo, io sono vecchio, chi li accudirà quando non ci sarò più?"
E ci presentò la gatta più bella e pasciuta: "Questa è la Picassina, variegata di tanti sgargianti colori, tutti quelli della tavolozza di un grande artista!".
Picassina
particolare di un disegno
di Giada Ottone
Tornai ad Arcumeggia molti anni dopo, nel 2005, per vedere una mostra dedicata a Remo Brindisi.
Andai prima di tutto in quel vicolo ma, com'era prevedibile, i gatti non c'erano più...