mercoledì 6 aprile 2016

BIZET (una storia di gatti e di umani)

Micia Mamma aveva due gattini.
Bizet, nero con alcune macchie bianche, Matisse, bianco con alcune macchie nere.
Li teneva stretti a se, li accudiva con cura ed amore e ci stupimmo quando trovammo Matisse piangente, abbandonato in un campo vicino.
Il veterinario ci diede la spiegazione : "Il gattino è ammalato, ha una brutta rinotracheite. La sua mamma lo ha sacrificato perché non infettasse il fratellino. Se però volete, c'è una cura efficace. E' molto deperito, ma ce la farà".

Lo riportammo a casa felici perché sarebbe guarito. Era il cinque di luglio millenovecentonovantaquattro.  Accesi la televisione perché c'erano i mondiali di calcio. Mancava solo una manciata di secondi al termine e gli azzurri stavano per essere eliminati dalla Nazionale della Nigeria.
Maledetto pallone, non era giusto che una sconfitta scalfisse quel momento di gioia!
La storia racconta come, per magico incanto, due reti di Roberto Baggio sovvertirono "in extremis" il risultato. Italia 2 - Nigeria 1.

Anni dopo stavo portando in macchina mia figlia al Liceo quando vidi, qualche decina di metri davanti a noi, un gatto ucciso da un'auto. Non c'erano dubbi, era il nostro Bizet. Lo deposi sul ciglio della strada, e quando tornai indietro , lo seppellimmo in giardino vicino alla magnolia dai fiori gialli.

I nostri gatti andavano e venivano per casa, vivevano da re, erano loro i padroni. Quando una notte sentii grattare alla porta mi alzai ad aprire e... era il nostro Bizet!
Tutti allora a dire che erano sempre stati sicuri che quel gatto morto non poteva essere lui.
Eravamo semplicemente felici.

Lui fece una mangiata epocale di bocconcini e crocchette, e, dopo, dormì per un giorno intero.
Poi ripartì.
Lo rividi solo più una volta, mentre saltava negli occhi ad un cane che aveva osato importunarlo.

Molti anni sono passati, di gatti non ne ho più. Contro ogni evidenza tengo ancora dei croccantini, sempre freschi, perché forse un giorno Bizet gratterà ancora in piena notte alla porta...


42 commenti:

olgited ha detto...

Bella storia,grazie!

Enrico zio ha detto...

...E chi lo sa? Qualche volta ritornano. :-)
Felice giornata
enrico

carmen ha detto...

Ciao Costantino, i gatti se non vengono sterilizzati se ne vanno in giro e sulle strade spesso fanno una brutta fine, ahimè...
Speriamo che non sia accaduto a Bizet e che abbia trovato un posto accogliente dove stare, un caro saluto!
Carmen

Krilù ha detto...

Che bella storia Costantino! Tieniti pronto, forse un giorno Bizet, o un suo discendente, verrà ancora a grattare alla tua porta per ristorarsi con i tuoi croccantini.

Tomaso ha detto...

Grazie di questo bellissimo racconto, caro Costantino.
Buona serata e un caro saluto.
Tomaso

RobbyRoby ha detto...

Ciao
grazie di questo racconto. Un salutone.

Rakel ha detto...

Ciao Costantino, forse un giorno Bizet avrà desiderio dei tuoi roccantini e tornerà.
Buonanotte Rakel

Sara ha detto...

Io ho un debole per i gatti bianchi e neri!
Ma direi che quei croccantini potrebbero far felice un nuovo gattino.

Bruna ha detto...

Caro Costantino la canzone non era di Vianello ma la cantava
JOAN BAEZ--- Gracias a la Vida---- e, se non sbaglio, l'ha anche scritta lei. Ti ringrazio per la gradita visita al mio modesto salotto.


Questo tuo racconto di vita mi fa tanta tenerazza. Gli animali sanno conquistare il nostro affetto.
Ti auguro BuonTutto Bruna. ciaooooo

Giuseppe ha detto...

Bizet aveva trovato la sua strada, solitario, un po' domestico e un po' selvatico. Un giusto equilibrio.

Saluti

Maria D'Asaro ha detto...

La vita con un animale è diversa: più piena ed "umana". Grazie per averci fatto conoscere Bizet!

Zilani Célia ha detto...

OI CONSTANTINO!
ADOREI TUA HISTÓRIA, AMO ANIMAIS.
ABRÇS
http://zilanicelia.blogspot.com.br/

Arianna ha detto...

Bella storia felina :) ciao, Arianna

Ambra ha detto...

Una storia piena di tenerezza, dove gli umani sono davvero umani e lasciano agli animali lo spazio che loro compete e la libertà di essere animali e non oggetti pensati per il divertimento o per l'utilizzo da parte degli umani non umani.

Costantino ha detto...

Oggi ad Erba (Como)ad ammirare la splendida chiesa di Sant'Eufemia ( V sec.) sovrastata dal campanile romanico dell'XI secolo, autentici gioielli dell'arte italiana.
Un grazie ed un saluto a tutte/i Voi che passate di qui.

Sari ha detto...

La scelta di mamma gatta pare crudele ma è stata invece saggia. Anche noi salvammo un canarino che la mamma gettava ripetutamente fuori dal nido. Lo nutrimmo ma si rivelò un esserino handicappato. Lo portammo da una parente che aveva una enorme voliera con tanti uccellini e uccellacci dove regnava un grosso merlo indiano che aveva il privilegio di salire in cima all'albero della voliera. Presto vedemmo anche il nostro Paperoga lassù, proprio sulla cima, accanto al merlo che l'aveva preso sotto la sua protezione.

Marina Filgueira ha detto...

¡Hola Constantino!!!

Nos dejas un bonito relato, tierno y humano. Me encantan los animalitos todos, los gatos lo perros y todas las aves en vuelo, todas sin excepción.

Ha sido y es siempre un inmenso placer pasar por este bello rincón de ensueño.
Te dejo mi inmensa gratitud y mi estima siempre.
Un abrazo y feliz domingo.

chauuuu

Glicine61 - Giovanna Faro ha detto...

Davvero, magari un giorno Bizet torna oppure potrebbe arrivare un altro gatto...chissà.
Bellissima questa storia!
Grazie per il gentile commento.
Buona Domenica!

A Casa Madeira ha detto...

Boa história;
Gosto muito de gatos.
Boa semana.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Magari un giorno arriverà qualche gatto nuovo.
Saluti a presto.

Stefyp. ha detto...

La tua storia Costantino, mi ha ricordato un po' anche quella di un mio gatto: un gatto nero di nome Zorba. Sparì un giorno di Gennaio di qualche anno fa...in una giornata che nevicava. Lo abbiamo aspettato tanto, poi abbiamo finito per sperare che avesse perso le tracce di casa nella neve e che avesse trovato un altro confortevole rifugio. Ancora oggi quando vedimo un gatto nero pensiamo tristemente a lui. Grazie per questa tua storia che ho letto con piacere.
Buona giornata, Stefania

Linasolopoesie ha detto...

Una storia davvero commovente . Io non ho mai avuto un gatto in casa . Ho avuto solo la mia cagnolina Chicca, morta a 18 anni, che raccolsi vicino alla spazzatura a solo 4 mesi . Ma che anche un gatto fosse intelligente e affettuoso l'ho appreso solo dai racconti posti in Internet . Speriamo che Bizet abbiamo trovato una nuova famiglia ,oppure che possa tornare da voi . Chi sa! Buona serata a te Lina

Bruna ha detto...

Costantino passo per un augurio di serena domenica e per dirti che è nata Antea, la mia pronipote. Nel mio modesto salotto ti ho menzionato. Amichevole abbraccio Bruna. ciaooo

Costantino ha detto...

Congratulazioni nonna Bruna !!!

Costantino ha detto...

...ed un grande augurio di Buona Domenica a tutte/i Voi che siete passati di qui.

chicchina ha detto...

Saggezza felina,quella di mamma gatta.Con lieto fine,quasi.I gatti hanno sette vite,dicono,quindi lascia i croccantini a portata di mano,forse Bizet tornerà ancora,dopo qualche delusione..Bello il tuo modo di raccontare,te lo avevo già detto,forse?Lo ripeto,convintamente.

Gianna ha detto...

Mi piace tantissimo come scrivi, Costantino.

Complimenti !

Paola ha detto...

Deliziosa storiella.... chissà può essere che Bizet torni :)
Ciao Costantino un abbraccio per un buon inizio settimana!!!

Carmine ha detto...

un magnifico racconti ma i gatti sono proprio cosi

Pietro Brosio ha detto...

Una bellissima storia.
Buona giornata!

Magia da Inês ha detto...


As mascotes suavizam nossas vidas!
Os gatos são elegantes e independentes, mas prefiro os cães.
Tenho dois peludos e um vira-lata.

Bom fim de semana com tudo de bom!
Beijinhos.♬♪ه° ·.
💕ه° ·.

Marina Filgueira ha detto...

¡Hola Constantino!!!

Paso a releer tu bella historia y, dejarte mi gratitud por tu bonita y preciada huella.
Un abrazo y toda mi estima siempre.
Feliz fin de semana.

Elio ha detto...

Costantino, come sai mia moglie ed io siamo degli amanti dei gatti ma, visto che siamo vicini ad una strda molto trafficata li teniamo in casa anche se pensiamo che dovrebbero essere un po' piu liberi. Nel frattempo Mirò (rosso di pelo) è morto. Probabilmente l'avrai letto in uno dei miei post ed ora ne abbiamo solo tre. Ti giuro che però ogni tanto vedo un lampo rosso passare verso le gamelle di crocchette e quindi sono sicuro che un giorno lo ritroveremo (assieme a tutti gli altri) al di là dello specchio. A proposito, uno dei nostri gatti si chiama Matisse.
Un amichevole abbraccio e buona serata.

Costantino ha detto...

Grazie per il Vostro passaggio ed i Vostri graditi commenti ! Buon 25 aprile a tutte/i, ed un saluto particolare ad Elio ed ai suoi stupendi gatti.

Nella Crosiglia ha detto...

Ma questo Bizet era proprio un gatto magico mio caro..I felini sono sempre imprevedibili..Io ho visto arrivare e sparire molti dei miei gatti, e anche dopo anni, sono animali particolari e da loro c'è da aspettarsi di tutto..
Bene a tenere i croccantini ..chissà che il nostro Bizet non ritorni ancora ..dopotutto non c'è il due senza il tre..
Un abbraccio forte da un'animalista convinta!

Titti ha detto...

Che racconto tenero e dolce... mi piace davvero il tuo modo di raccontare...

Anna Bernasconi Art ha detto...

Una piccola e semplice ma deliziosa e magica storia!

Costantino ha detto...

Buon mese di maggio , ricco dei colori e dei profumi della primavera, a tutte/i Voi che passate di qui!

Linasolopoesie ha detto...

Una storia veramente bella . E tu come l'hai descritta l'hai resa stupenda .
Buona giornata . Lina

Kasioles ha detto...

Entiendo el cariño que se le puede tener a estos animales de compañía.
Yo nunca he tenido gatos en casa, pero sí un perro.
La historia que nos relatas es muy interesante.
Cariños y buena semana.
kasioles

Bruna ha detto...

Ciaoooo Costantino, auguri per un felice fine settimana e grazie per le tue gradite visite. Le foto che avevo promesso, sono pubblicate nel blog. Ti mando un amichevole abbraccio Bruna.

Francesca ha detto...

come sempre una bella storia..
Un abbraccio a te e a tutta la famiglia