giovedì 14 gennaio 2021

Roma


 

Si sposarono nell'Italia, ancora povera, del 1950. Nonostante i tempi difficili, profittarono dei viaggi organizzati a prezzo accessibile, in occasione dell'Anno Santo, e realizzarono il sogno del viaggio di nozze a Roma. Una fortuna, per quei tempi ancora troppo vicini alla fine della guerra. 

L'anno seguente nacque, nella stalla (ma le similitudini finiscono assolutamente qui) Costantino.

Quel Costantino ero io  ed ero nato molto prematuro. Ero un esserino minuscolo ed i dottori erano molto negativi sulla mia possibilità di campare, ma, contro tante previsioni, sopravvissi. Forse perché piuttosto presto rifiutai decisamente il latte in favore del "pane e salame". Rimasi però piccolino e minuscolo  per anni. Lo dimostra la foto ricordo della quinta elementare: ero senza dubbio il più basso di statura e magrolino, rispetto a tutti, maschietti e femminucce. Cominciai poi a crescere e a recuperare il tempo perduto.


 

Sarà stato per quel viaggio di nozze a Roma, in epoca lontana,  dei miei genitori, ma di sicuro la Città Eterna è la meta turistica che più ho praticato. Svariati i motivi: scuola, lavoro, punto di partenza per altre mete, premiazioni di concorsi di pittura per conto di Giada, amicizie di lunga data, desiderio di conoscere arte e storia.

La prima volta fu con la gita della quarta ginnasio, ricca di un intenso programma di visite a tutti i monumenti ed i luoghi più significativi. Ammirai un compendio di storia religiosa, civile, militare, e soprattutto artistica. Fu la materializzazione, gioiosa ed entusiasmante, di quanto avevo visto soltanto sui libri. All'uscita (quella sbagliata) da una delle tante basiliche,  mi accorsi di essermi perso.

Si avvide della mia espressione smarrita un vigile che, avendo notato poco prima un autobus targato Novara, mi accompagnò, paterno e premuroso, a raggiungerlo all'ultimo istante prima della ripartenza.

L'ultima visita risale al dicembre 2019: una cena con gli amici, una escursione in treno fino a Benevento e soprattutto il ritiro, in Campidoglio, per conto di Giada, del Premio Nazionale Giuseppe Gioacchino Belli, XXXI edizione, sezione Arti Figurative. Giada ha vinto con l'opera "Gli Amici".

Tornerò ancora a Roma ? Mi auguro, e spero vivamente, che il mio desiderio si avveri. 


 

Gli amici

Giada Ottone