Quel pomeriggio tornai a casa da scuola con la pertosse ( che noi chiamavamo "tosse asinina").
Non perse tempo mio padre,ed il mattino dopo mi portò con la vecchia giardinetta ad Oropa, e mi fece salire sulla funivia per il laghetto del Monte Mucrone.
Sarà stato un prodigio della Madonnina Nera del Santuario, o forse semplicemente lo sbalzo di altitudine, ma tornai a casa guarito.
Durante il tragitto in macchina io, che avevo imparato da poco a leggere , mi divertivo a decifrare le rare indicazioni stradali ai margini della statale.
Una mi incuriosì : segnalava la direzione per Masserano.
"Qui un tempo viveva un Principe" si affrettò a dirmi il mio papà. Ma, di più neppure lui sapeva.
Sufficiente, però, per immaginare e sognare.
Molti decenni dopo, nel 2002, ho visitato questo paese della provincia di Biella, in occasione della mostra "I tesori di Masserano". allestita proprio nel Palazzo dei Principi.
L'occasione giusta per ammirare, sia pure solo esternamente , la vetusta Chiesa di San Teonesto, edificata nei secoli X e XI.
Senza negarmi la ventura di percorrere, incuriosito, le viuzze del Borgo Antico,.fino alla sua Piazzetta.
Fu allora che venni a sapere che quel Principe non somigliava a quello Azzurro delle fiabe, se è vero che, nel 1624, venne cacciato e ridotto alla fuga dalla popolazione che non ne poteva più dei suoi soprusi.