sabato 16 marzo 2013

Cesena

Sognava, quel ragazzo, mentre stava nascosto per gioco nel campo dell'avena  o del granoturco, di vagabondare per l'Italia con una bisaccia colma di cartine geografiche, ed  un gatto al guinzaglio (perchè non si perdesse).
Più di cinquant'anni dopo  conservo un po' della  voglia di andare a cercare il bello, dove c'è e dove sembra, apparentemente, che non ci sia.

Sono stato una prima volta a Cesena, quasi trent'anni fa , alla Biblioteca Malatestiana ad ammirare gli antichi codici manoscritti dagli amanuensi.
Sono poi tornato, nel 2004, a visitare la mostra  "Storie Barocche", ricca di tanti capolavori di quel periodo artistico.

Rieccomi ora a salutare il monumento a Maurizio Bufalini, a fianco della Biblioteca


a ritrovare la cinquecentesca Fontana del Masini,



a rivedere l'imponente Rocca Malatestiana, fra le più maestose di tutta la Romagna

a rivolgere il mio sguardo alla Cattedrale di San Giovanni Battista


ed all'ottocentesco Teatro Alessandro Bonci.



Ed ho l' onore di  ritirare la targa assegnata  dalla giuria a Giada, per la sezione "grafica", durante la premiazione del 38mo concorso di Pittura  "Margherita d'Argento"

Giada qui ha esposto due opere :


Pensierosa 
matite colorate su carta



Acquamarina
matite colorate su carta


Bibliografia :
Giordano Conti, "La Biblioteca Malatestiana",  pagg. 190, Fabbri Editori, 1990.

Marina Cellini ( a cura di ), "Storie Barocche. Da Guercino a Serra e Savolini  nella Romagna del Seicento".
Catalogo della Mostra, pagg. 374, Abacus edizioni, 2004. 


sabato 9 marzo 2013

Novara

Mi capita spesso di tornare a Novara, capoluogo della mia provincia.
Ritrovo il Broletto,



la cupola di San Gaudenzio,



il monumento alla Mondariso,



e, qualche volta, la nebbia fitta che imperversava allora.
Qui, per quattordici anni, ho varcato ogni mattina l'ingresso del mio posto di lavoro,puntuale alle 8,15, se il treno era puntuale.
Di quella scrivania, quei colleghi, quelle " carte " , conservo un  bellissimo ricordo e persino una foto ingiallita.


Alla sera tornavo a casa, soddisfatto ma consapevole che un altro petalo si era staccato dalla mia gioventù.