Sognava, quel ragazzo, mentre stava nascosto per gioco nel campo dell'avena o del granoturco, di vagabondare per l'Italia con una bisaccia colma di cartine geografiche, ed un gatto al guinzaglio (perchè non si perdesse).
Più di cinquant'anni dopo conservo un po' della voglia di andare a cercare il bello, dove c'è e dove sembra, apparentemente, che non ci sia.
Sono stato una prima volta a Cesena, quasi trent'anni fa , alla Biblioteca Malatestiana ad ammirare gli antichi codici manoscritti dagli amanuensi.
Sono poi tornato, nel 2004, a visitare la mostra "Storie Barocche", ricca di tanti capolavori di quel periodo artistico.
ed all'ottocentesco Teatro Alessandro Bonci.
Ed ho l' onore di ritirare la targa assegnata dalla giuria a Giada, per la sezione "grafica", durante la premiazione del 38mo concorso di Pittura "Margherita d'Argento"
Giada qui ha esposto due opere :
matite colorate su carta
Bibliografia :
Giordano Conti, "La Biblioteca Malatestiana", pagg. 190, Fabbri Editori, 1990.
Marina Cellini ( a cura di ), "Storie Barocche. Da Guercino a Serra e Savolini nella Romagna del Seicento".
Catalogo della Mostra, pagg. 374, Abacus edizioni, 2004.