lunedì 16 gennaio 2012

Con mio padre in Val d'Aosta

Settembre del 1963, quanto tempo è passato.
Consultato l'Atlante Geografico, mio padre stabilì che ci saremmo avventurati alla scoperta della Valle d'Aosta.
Una grande fatica per la vecchia, esausta, giardinetta belvedere, e per chi doveva guidarla.
Però il traffico era poco, bastava andare piano.

Bard, il forte ristrutturato, foto di ottobre 2011


Subito dopo Biella, sulla strada della Serra, nel segnalare una svolta, la "freccia" si ruppe e  restò in mano al guidatore.
La diligenza del buon padre di famiglia avrebbe imposto di fermarsi. Ma mio papà aveva fatto la guerra, non aveva più paura di niente e, soprattutto, non ci voleva deludere.
Decise spavaldamente di proseguire, segnalando "a braccio" le svolte, a finestrino aperto. Mentre lo stavamo promuovendo sul campo ad impavido eroe, trovammo un meccanico che installò una freccia di seconda mano e ci permise di andare avanti in sicurezza.

A Bard, alzando lo sguardo, scorgemmo il maestoso Forte.
Tornando poi sui nostri passi, ammirata a Pont St Martin quella stupenda gemma che è  il Ponte Romano, ci dirigemmo all'insù, lungo la Valle del Lys, fino a Gressoney.
Una breve passeggiata a piedi e poi un sontuoso pic-nic in riva al fiume, con tutto quello che ci eravamo portati.
E di corsa verso casa: bisognava tornare in tempo per accudire le mucche!


Con mio padre a Cogne, settembre 1974

Nella discesa, una sosta a Issime. Mentre mio padre schiacciava un pisolino, ne approfittai per ammirare l'affresco del "Giudizio Universale" sulla facciata della Chiesa, un'opera d'arte meravigliosa ed inaspettata.
Difficile da dimenticare, una giornata così.

Tornammo poi tante volte nella Valle, a Fenis, a Cogne, a Courmayeur, a Champoluc ed in molti altri paesi...
La giardinetta venne sostituita da una Austin A40, ugualmente esausta, ma più comoda. Scoprimmo castelli fatati, torrenti impetuosi, vigneti sospesi su speroni di roccia, prati in fiore, pascoli a volte imbiancati dalla prima neve. Le vette vicine del Rosa, del Cervino, del Monte Bianco.

Fino agli anni ottanta, quando a guidare, da tempo, ero io.