sabato 21 maggio 2011

SORELLA MONTAGNA

"Costa", Padre Costantino, era un frate francescano nativo di Cureggio, ma portato dalla sua attività pastorale, a vivere a lungo a Torino e a Novara.
Nel 1992, quando si accorse che il suo possente fisico non era più in grado di scalare le vette alpine, testimoni del suo grande amore per la montagna,raccolse in un libro i ricordi, le esperienze, le temerarietà della sua attività di alpinista "per passione", e le sue osservazioni, da così in alto, circa la bellezza del creato.
In "Sorella Montagna", ritrovai i racconti che Padre Costantino ci faceva a casa nostra, ogni anno a fine estate, quando veniva a  trovare tutti, ma in particolare mia nonna, la sua zia "Seta",sorella di suo papà.
In queste pagine,per me preziose, ritrovo il racconto delle sue scalate al Monte Rosa, al Monte Bianco, al Cervino, al Bernina, al Ciarforon, a Castore e Polluce, alla Grivola, al Corno Bianco, alle vette più modeste
ma sempre impegnative e suggestive della Valgrande e della Valsesia.
D'estate, negli anni cinquanta, Padre Costantino tenne per molti anni la colonia montana "Frate Sole", a Rimella, in Valsesia,
Qui cercò di trasmettere a molti ragazzi, soprattutto di Torino, il suo amore per i monti, se non altro per le passeggiate in montagna.

L'ultimo capitolo del libro : "I ghiacciai, il senso dell'Eterno", è una bellissima raffigurazione delle sue idee e del paesaggio alpino, e dell'Autore Eterno di tutto questo.


COSTA, "Sorella Montagna", ed.Interlinea,Novara,1992 (collana Gli Aironi).

martedì 3 maggio 2011

A Brescello, sulle tracce di Peppone e Don Camillo

Ho scoperto il Mondo Piccolo da ragazzo, una sera, davanti alla TV, vedendo il film in cui Peppone sostiene l'esame di quinta elementare.
Ho subito comprato i libri di Guareschi, che ho letto con divertita commozione.
Giovanni Guareschi, un uomo che ha sempre pagato di persona per le proprie idee e convinzioni, uno scrittore letto in tutto il mondo.
Fernandel  e Gino Cervi, i perfetti interpreti del prete e del sindaco comunista.

Chiesa Parrocchiale di Brescello (RE) dedicata a  S. Maria Nascente


Alcuni anni fa mi sono poi recato a Brescello, il paese dove sono stati girati i film.
Nella Chiesa, in una  cappella laterale, la celeberrima statua del Cristo.
In piazza, l'Ercole del Sansovino ed ai lati le statue di Don Camillo e Peppone.


Peppone

Don Camillo

Stazione di Brescello

La stazione ferroviaria, teatro degli arrivi e delle partenze (o non partenze) dei due protagonisti.



Nell'ex convento di San Benedetto il Museo, con i cimeli dei film e, all'ingresso, il carro armato.

Tornando a casa, una sosta interessante a Colorno, per ammirare la stupenda Reggia.

Reggia di Colorno (PR)

Bibliografia: Ivanna Rossi, Nei dintorni di Don Camillo, Bur Rizzoli, Milano 1994